giovedì 17 dicembre 2009

In dubbio la teoria del Big Bang

La cosmologia moderna si basa sulla teoria del Big Bang e sull'espansione dell'Universo da tale esplosione. Quello che era prima rimane ancora un mistero.
L'Universo secondo tale teoria sembra dunque andare in una determinata direzione, dal passato al futuro, seguento quella che è conosciuta come la "freccia del tempo" e che si basa sulla seconda legge della termodinamica. Quest'ultima sostiene che i sistemi chiusi, invariabilmente, passano da uno stato di ordine a uno di disordine al trascorrere del tempo.
Lo studioso Sean Carrol ha messo in discussione la teoria del Big Bang, introducendo nuove ipotesi basate sull'esistenza del tempo anche prima dell'esplosione iniziale.
La teoria più accreditata ha iniziato a vacillare con la consapevolezza che oltre il 90% del cosmo ci è sconosciuto. Sono stati infatti scoperte da poco sia la materia oscura che l'energia oscura, che prendono il nome proprio dalla loro natura misteriosa.
I dubbi sottolineati da Carrol, si basano sulle osservazioni del satellite WMAP (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), che hanno mappato la radiazione cosmica di fondo, ossia l'eco della grande esplosione iniziale. L'Universo primordiale appare molto caldo, denso e con stati di bassa entropia. Quest'ultima rimane inspiegata.
Un'ipotesi, spiega Carroll, potrebbe essere l'esistenza del Multiverso, cioè della coesistenza di tanti "piccoli" universi. Maggiore è il numero infatti di questi mondi a bassa entropia, più grande è l'entropia totale, data dalla somma di quelle prodotte dai vari universi.
A sostegno del Multiverso arrivano proprio gli stessi risultati delle analisi fatte da WMAP. Il nostro Universo sembra essere dotato infatti di una sorta di "impronta digitale" lasciata dalla formazione di fluttuazioni quantistiche nella radiazione cosmica di fondo. Inoltre tali fluttuazioni sembrano avere una intensità più forte in una parte del cielo che in un'altra. Proprio questo potrebbe essere la testimonianza della produzione di nuovi universi.

2 commenti:

  1. La produzione di nuovi universi è in contraddizione con la legge di Lavoisier, come è possibile?

    RispondiElimina
  2. La sua teoria si basa su un sistema chiuso.
    Ipotizzando altri universi si devono supporre più sistemi, diversi anche tra loro.

    RispondiElimina