venerdì 30 luglio 2010

La sonda Rosetta incontra Lutetia


L'asteroide Lutetia è stato raggiunto dalla sonda Rosetta, il robot dell’Esa che orbita a 450 milioni di Km dalla Terra.
Lutetia, scoperto il 15 novembre 1852 da Hermann Goldschmidt dall’Osservatorio di Parigi, è il più grande asteroide incontrato da una sonda e allo stesso tempo il più piccolo della fascia di asteroidi che orbitano tra Marte e Giove.
Alla velocità di 15 Km/s la sonda è passata a circa 3.000 Km dalla superficie dell'asteroide. Obiettivo della missione è stabilire le sue dimensioni con precisione.
Le manovre di avvicinamento sono state eseguite al centro Esoc di Darmstadt (Germania), centro di controllo delle missioni spaziali ESA, dal team di Paolo Ferri, responsabile delle missioni interplanetarie.
Rosetta poi continuerà il suo viaggio verso la cometa 67P/Churyomov-Gersimenko, che incontrerà nel 2014 e sui lascerà cadere sulla superficie un lander dal quale uscirà una trivella costruita per analizzare il nucleo cometario.

giovedì 29 luglio 2010

Attività vulcanica su Mercurio


Lanciata nel 2004, la sonda Messenger, ha permesso di svelare nuovi segreti del pianeta più vicino al Sole e segnato da violente tempeste magnetiche. Dopo Venere anche Mercurio è alla ribalta per lo studio di attività vulcanica.
I fly-by di Messenger (NASA) hanno portato alla scoperta di un bacino di origine vulcanica appunto, battezzato Bacino Rachmaninoff, dove si ipotizza che l'attività sia stata relativamente "recente". La superficie del bacino risulta particolarmente liscia, segno che probabilmente in passato scorreva lava, ed è caratterizzata da una depressione di 230 Km di diametro.
La datazione del cratere, che è stata possibile basandosi sul conteggio dei crateri e sulla misurazione del flusso di meteoriti, è stimata a 3/4 milioni di anni.

martedì 27 luglio 2010

Scontro tra galassie


L'osservatorio NASA ha annunciato che a circa 54 milioni di anni luce da noi è avvenuta una collisione tra due galassie: la galassia IC3418 e un corpo facente parte della galassia vicina della Vergine.
L'osservazione è stata possibile grazie ai dati forniti da GALEX, che osserva dal 2003 l’Universo attraverso le onde ultraviolette per misurare la formazione delle stelle (Galaxy Evolution Explorer).
La collisione tra galassie non è molto frequente nell'Universo, quindi quella registrata tra IC3418 e un oggetto della galassia della Vergine, permetterà agli studiosi di registrare informazioni utili. Lo scontro infatti ha generato una scia, nella quale il gas porterà alla formazione di nuove stelle.

lunedì 26 luglio 2010

Riprodotta la musica del Sole

Il Sole produce Musica. Non è uno scherzo ma quello che risulta da recenti studi inglesi.
Le onde sonore che si propagano dagli archi magnetici del Sole infatti si diffondono come suoni.
Il campo magnetico nella parte esterna dell’atmosfera solare aveva già permesso una registrazione circa tre anni fa e durante un convegno della Royal Astronomical Society era stato definita una "musica noiosa". Sentire però i suoni provenienti da una fonte così grande e potente è comunque suggestivo.
Per arrivare a riprodurre i suoni, gli scienziati inglesi hanno dovuto accelerare le frequenze provenienti dagli archi magnetici per raggiungere la soglia udibile dall'uomo.

domenica 25 luglio 2010

Venere ospita Vulcani


Venere, il secondo pianeta del sistema solare, è oggetto di studi per i vulcani presenti sulla sua superficie. Tra quelli osservati quello di Idunn Mons (sopra in una ricostruzione).
La sonda Venus Express (ESA) ha recentemente dimostrato che il pianeta è ancora attivo geologicamente. Sono stati infatti raccolti dati sull'emissione di radiazioni nello spettro dell'infrarosso prova di colate laviche recenti.
La JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA ha avuto quindi la conferma che, la presenza di pochi crateri sulla superficie di Venere e il continuo mutamento comunque della superficie, sono dovuti alle eruzioni vulcaniche effusive. Le colate dunque avrebbero lisciato la superficie.
Venere grazie a queste scoperte diventa più simile alla nostra Terra, chissà oltre al vulcanismo graduale, potrebbe essere soggetto allo stesso meccanismo di tettonica a placche del nostro pianeta.

Mappa 3D della Terra

E' stato lanciato in questi giorni, dal cosmodromo russo di Baikonur, il satellite radar tedesco TanDem-X. Assieme al gemello TerraSar-X, già in orbita dal 2007, fornirà la mappa terrestre in 3D più precisa mai creata finora.
Il satellite TanDem-X occupa un'orbita leggermente spostata rispetto al gemello TerraSar-X, permettendo una maggior precisione nella raccolta dati. Sarà infatti in grado di registrare le variazioni di altezza di 2 metri e una risoluzione di 12 metri.
Il lavoro dei due satelliti porterà quindi ad ottenere un'immagine stereoscopica della Terra nello spettro delle microonde. Tutti i dati raccolti saranno elaborati e commercializzati dalla tedesca Infoterra.

martedì 20 luglio 2010

Groviglio di Stelle fotografato da Hubble


Il telescopio Hubble, nato dalla collaborazione NASA e ESA, si trova in orbita da ben 20 anni ed invia immagini sempre più spettacolari.
L'ultima spedita è quella di un'incubatrice stellare, un vero e proprio "groviglio" di gas, polvere e luci bluastre. Si tratta di un insieme di nubi composte per la maggior parte da Idrogeno, ecco il perché del color bluastro, che risaltano sullo sfondo di nebulose rosse. Situato nella nebulosa NGC 2467, scoperta da W.Herschel ancora nel 1784, e più precisamente nella costellazione denominata Poppa, dista ben 13.700 anni luce.
L'incubatrice stellare sarà al centro dell'attenzione degli studiosi dato che sono considerate fondamentali per capire le origini dell'Universo.

lunedì 19 luglio 2010

Marte in 3D

Microsoft ha presentato su WorldWide Telescope una mappa con incredibili immagini dettagliate di Marte. Le foto, che rappresentano il meglio di tutte quelle raccolte dai telescopi spaziali, sono state fornite dalla Nasa che le ha elaborate in una mappa 3D. La definizione è tale che gli scienziati che hanno lavorato al progetto sono addirittura in grado di individuare anche le tracce lasciate dalla sonda Mars Rover sulla superfice del pianeta.
Per poter visitare Marte in 3D sarà sufficiente installare il programma Silverlight e visitare il sito WorldWide Telescope. Oltre alla mappa sono visualizzabili molti video e visite guidate.

Turismo spaziale

Mr R. Branson, proprietario della Virgin, è il principale promotore del turismo spaziale.
La sua società ha effettuato recenti test di volo con la navicella SpaceShipTwo con a bordo l'equipaggio. Il test è durato ben sei ore sui cieli del deserto del Mojave riuscendo ad agganciare la navetta madre.
Mentre la NASA ha deciso di tagliare i fondi per i viaggi spaziali, il business del turismo spaziale sembra essere una miniera d'oro. Sono già stati prenotati infatti già 300 turisti che hanno anticipato un biglietto da 200 milioni di euro cadauno.

domenica 18 luglio 2010

Eclissi Solare del 11 luglio 2010


L’11 luglio 2010 si è verificato nell'emisfero meridionale l'Eclissi Totale di Sole ed è stato ben visibile dall'isola di Pasqua nell'Oceano Pacifico.
Al totale oscuramento del Sole si verifica un calo delle tenebre e sono ben visibili i pianeti e le stelle principali nel cielo, la temperatura scende, e gli animali si zittiscono. L'oscuramento dura appena pochi minuti ma lascia tutti affascinati.
Considerati nei secoli momenti importanti, anche se per alcune civiltà di cattivo auspicio, le eclissi sono i momenti migliori per studiosi e astrofili per osservare le protuberanze solari, ossia le esplosioni che avvengono sulla superficie della stella, e la corona solare.

Asteroide Apophis: impatto posticipato

L'allarme relativo all'asteroide Apophis per un'eventuale collisione con la Terra è stata rimandata al 2036.
Scoperto nel 2004 dall’osservatorio Kitt Peak in Arizona (Usa), inizialmente gli studiosi avevano ipotizzato un possibile impatto catastrofico nel 2029. Successivamente grazie alle successive analisi compiute in collaborazione tra il Jpl (Nasa) e l’Università di Pisa hanno spostato la data di alcuni anni.
Il 13 aprile 2029 Aphofis passerà si vicino al nostro pianeta, ma manterrà la distanza di 36.350 Km (per capire si tratta dell'orbita dove ruotano i satelliti lanciati in orbita per le telecomunicazioni).
In attesa del successivo passaggio del 2029 tutte le agenzie spaziali stanno vagliando vari progetti. Tra tutte, l'agenzia russa sembra la più determinata data la loro esperienza del 1908, anno in cui cadde una cometa (o un probabile asteroide) a Tunguska in Siberia.
I russi sono intenzionati a spedire una sonda che si avvicini all'asteroide e ne modifichi la traiettoria. Se l'impatto dovesse avvenire infatti, lo scontro sarebbe paragonabile a 65 mila volte i danni provocato dalla bomba atomica a Hiroshima.

venerdì 2 luglio 2010

Venere e Marte ospitavano l'acqua


Gli ultimi dati che giungono dalle sonde dell’ ESA Venus Express e Mars Express, analizzati grazie alla collaborazione dei ricercatori INAF, sembrano confermare che un tempo su Venere e Marte potevano esserci le condizioni per ospitare la vita. Questo grazie alla presenza di acqua allo stato liquido.
Per quanto riguarda Venere, Venus Express, ha verificato la proporzione fra ioni d’idrogeno e d’ossigeno in fuga dall’atmosfera di Venere (2 a 1), che sono la base per la presenza di acqua.
Mars Express (ESA) e Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), che hanno osservato Marte, hanno raccolto dati che ipotizzano la presenza 4 miliardi d’anni fa di acqua allo stato liquido nell’emisfero nord del pianeta.
L’acqua presente sui due pianete interni però nel tempo è andata perduta, solo la Terra è riuscita a mantenerla grazie alle posizione favorevole rispetto al Sole.

giovedì 1 luglio 2010

Whole Earth Telescope

Obiettivo del Whole Earth Telescope è quello di svelare cosa nascondono le tre stelle variabili classificate come GD358, PG1325 101 e WD1524.
La rete di osservatori astronomici internazionali gestiti dalla University of Delaware (USA).
A catturare l'attenzione dei ricercatori è la pulsazione inconsueta di queste stelle, che potrebbero essere la prova che vi siano pianeti in transito.
Lo studio sarà utile anche per scoprire il futuro della nostra stella e dei pianeti, compresi il nostro, che orbitano attorno ad esso.