domenica 22 maggio 2011

Pianeti orfani: corpi in libera fluttuazione

Gli studiosi hanno recentemente localizzato una decina di pianeti definiti orfani, ovvero non orbitano vicini ad sistema stellare. I pianeti finora osservati hanno la grandezza del nostro Giove. Dalle prime ipotesi sembra che questi corpi si siano creati ai margini dei sistemi solari madri in formazione per poi essere spinti verso all'esterno fino quasi ad uscire dal sistema stellare.

Per localizzarli è stata utilizzata la tecnica dell'effetto lente gravitazionale, che riesce però rilevare solo oggetti con almeno la massa di Giove).

Dai primi avvistamenti di questi "corpi in libera fluttuazione" si contano ad oggi una ventina di elementi.

venerdì 20 maggio 2011

Einstein Telescope per l'Europa

Si chiama ET (Einstein Telescope), il nuovo telescopio sotterraneo progettato dalla comunità scientifica europea. Si tratta di un osservatorio di terza generazione con un perimetro di 30 Km, che verrà costruito a 100m di profondità per ovviare al rumore sismico che disturberebbe il segnale. Obiettivo del telescopio registrare l'eco delle esplosioni avvenute nell'Universo. Anche l'Italia sarà in prima linea collaborando attraverso l'Infn.
Il progetto è ispirato al grande Albert Einstein, che attraverso la teoria della Relatività Generale (1916) ha ipotizzato l'esistenza delle onde gravitazionali, ovvero delle increspature spazio temporali create dai fenomeni cosmici, dalle esplosioni di supernovae agli scontri di buchi neri. Queste onde che si propagano fin dal Big Bang alla velocità della luce e quindi potranno spiegarci i segreti dell'Universo.
La presentazione ufficiale del progetto ET avverrà oggi 20 maggio a Cascina (Pisa) all' European Gravitational Observatory (EGO). Si darà il via alla nuova astronomia, che sfrutta gli strumenti più potenti e la cooperazione tra i vari osservatori per studi sempre più approfonditi e precisi.

Nane Brune molto vicine a noi!!

Gli studi sulle nane brune hanno portato a conclusioni interessanti. Il numero di queste stelle infatti sembra molto più numeroso delle aspettative e anche le loro posizioni nell'Universo sono molto più vicine alla nostra galassia.

Tra le varie nane brune osservate, gli studiosi hanno classificato 14 tra gli oggetti più freddi dell'Universo (177-327°C) . Le nane infatti sono stelle mancate, difficili da individuare per la loro bassa temperatura e la debole luce emessa. Questi oggetti si generano inizialmente come tutte le stelle, ma non riuscendo a raggiungere la massa necessaria per innescare la fusione nucleare rimangono oggetti freddi.

L'osservazione di questi corpi celesti è stata possibile grazie alla visione ad infrarossi del telescopio Spitzer, capace di individuare il loro debole bagliore.