domenica 29 agosto 2010

Scoperta stella R136a1


Gli astronomi dell'European Southern Observatory - ESO - hanno recentemente scoperto una stella la cui particolarità è di essere 300 volte la massa del nostro Sole. Classificata come R136a1, la stella è stata individuata grazie alla sua enorme luminosità all'interno della Grande Nube di Magellano, galassia che orbita attorno alla Via Lattea.
L'osservazione è stata resa possibile grazie all'incrocio dei dati forniti dal telescopio Hubble e dagli osservatori terrestri del VLT (un sistema di quattro grandi telescopi costruiti sul Cerro Paranal, montagna della regione andina). Questi osservatori possono operare sia individualmente sia unendosi a formare un unico potente strumento.
La scoperta, annunciata dal prof. P.Crowther della Sheffield University, ha riacceso i dibattiti sulla massa massima a cui una stella può arrivare prima di collassare su se stessa.
R136a1, si trova a circa 160.000 anni luce, in una zona di continua evoluzione, dove gas e polveri formano grandi stelle, la cui grande massa porta le stesse ad essere molto luminose ma ad avere vita breve. Il destino della R136a1 e delle stelle uguali a lei è quello infatti di esplodere in supernove.

venerdì 20 agosto 2010

Il record della sonda Voyager-2


Voyager-2, sonda lanciata dalla Nasa il 20 agosto del 1977 con la gemella Voyager 1, festeggia i 33 anni. Le potremmo chiamare sonde da record!!
Le due sonde, costruite nel JPL (Jet Propulsion Laboratory), portano con loroo un disco d'oro con inciso un messaggio destinato all'eventuale incontro con civiltà extraterrestri.
Dagli anni '70 ad oggi Voyager 2 ha osservato da vicino i pianeti giganti, ossia quelli più esterni del Sistema Solare, oltre ad analizzare le caratteristiche e le conseguenze del vento solare. Tra le immagini storiche inviate alla Terra, indimenticabile quella della grande macchia nera di Nettuno, formata dal vento che soffia nell'atmosfera del pianeta a ben 450 m/s.
Attualmente le due sonde hanno superato la zona di transizione (termination shock): si tratta di un'onda d'urto posta al confine del Sistema Solare, formata dall'interazione tra la corrente di particelle emessa dal nostro Sole e le particelle interstellari.
Voyager 2 si trova attualmente a circa 14 miliardi di Km dal Sole, compiendo complessivamente 21 miliardi di Km. Lo stesso record è stato raggiunto il 13 luglio dalla sonda gemella Voyager-1 il 13 luglio prossimo.


domenica 15 agosto 2010

La ISS esplorerà asteroidi


La NASA sta programmando il futoro della ISS (International Space Station) dopo il pensionamento previsto per il 2020. La stazione orbitante, infatti, potrebbe servire per nuove missioni grazie alla separazione dei diversi moduli.
Probabile obiettivo sarà quello dell’esplorazione dei Near Earth Object, asteroidi che durante le loro orbite si avvicinano al nostro pianeta. Così facendo l'agenzia spaziale ridurrebbe notevolmente le spese per le strumentazioni necessarie per le missioni.
Il primo modulo ad essere utilizzato sarebbe il Node 3 - Tranquillity necessario per l’equipaggio e che potrà essere attaccato ad un mezzo spaziale esterno.

mercoledì 11 agosto 2010

Cratere su Marte


L'High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE), una telecamera ad alta definizione presente sulla sonda Mars Reconnaissance Orbiter, ha inviato le immagini di un cratere a forma di occhio di bue presente sulla superficie di Marte.
La foto è stata scattata il 9 luglio, alle coordinate: 46,6 gradi latitudine - 194,9 gradi longitudine (est).Subito gli studiosi si sono interrogati sulle cause della formazione di questo cratere dalla forma così particolare: potrebbe trattarsi della stratificazione del sottosuolo o di un impatto.
Sarah Milkovich, che opera nel team HiRISE dell'Università dell'Arizona, ha dichiarato che "gli impatti in strati di materiali ricchi di ghiaccio contro quelli che ne sono privi possono portare alla formazione di terrazzamenti come quello del cratere osservato".
Trattandosi però di un cerchio che risulta sollevato rispetto alla superficie circostante sembra più probabile che si tratti di un cratere da impatto.

martedì 10 agosto 2010

Saturno: Tempesta di Fulmini


I ricercatori della Division of Geological and Planetary Sciences all’Institute of Technology di Pasadena (California) hanno reso noto di recente le immagini dei fulmini caduti su Saturno ancora nello scorso 2009.
Le riprese sono state effettuate dalla sonda Cassini durante l'equinozio del pianeta, in cui gli anelli non hanno oscurato lo spettacolo. I ricercatori hanno inoltre dichiarato che la tempesta di fulmini (thunder storm) è paragonabile per la luminosità sprigionata a quelle terrestri.
Ulteriori studi mireranno a spiegare l’origine, la formazione e le caratteristiche di queste tempeste, ma soprattutto a determinare il motivo per cui il fenomeno si verifica sempre nella stessa area di Saturno.

giovedì 5 agosto 2010

Confessioni dalla NASA


E' di questi giorni la notizia che la NASA ha confermato le ricerche ai confini del Sistema Solare di una nana bruna, che potrebbe rappresentare una binaria del Sole (Nemesis) o il nono pianeta (Tyche).
La notizia è stata diffusa in occasione del rilascio delle immagini di 14 nane brune scattate dal telescopio spaziale Spitzer. Si tratta di stellle mancate con una temperatura che si aggira tra i 350 ed i 620 gradi Fahrenheit. Un altro telescopio, WISE, ha individuato inoltre un'altra decine di nuove nane brune, alcune delle quali si trovano più vicine rispetto a Proxima Centauri (la stella più vicina al Sole).

mercoledì 4 agosto 2010

Opportunity raccoglie polvere di Marte

Il rover Opportunity lanciato dalla Nasa, e in missione dal 2004 sul pianeta Marte, il 15 luglio scorso ha raccolto un'alta colonna di polvere sulla sua superficie.
Dalle analisi effettuate sul campione risulta che il terreno su cui lavora Oppurtunity, la regione Meridiani Planum, è meno ruvido e polveroso rispetto al cratere Gusev, esplorato dal rover gemello Spirit.
Nell'area di Meridiani Planum, i vortici di vento si formano più facilmente, alzando la polvere che viene così catturata dal rover della Nasa.

martedì 3 agosto 2010

Wise scopre 25 mila nuovi asteroidi


E' terminata la prima fase della missione del telescopio WISE (Nasa), il cui obiettivo è quello di completare la cartografia di corpi celesti lontani 48 milioni Km dalla Terra. Da quando è stato lanciato lo scorso dicembre il telescopio ha scoperto ben 25 mila asteroidi mai individuati finora.
Wise ha permesso agli scienziati di osservare anche attraverso strati impenetrabili di polveri e scoprire oggetti che emettono radiazioni a infrarossi, cioè gli oggetti freddi dell'Universo.
Oltre agli asteroidi, il telescopio ha anche localizzato 15 nuove comete e scoperto una galassia ultraluminosa, nata dalla collisione di altre galassie, e distante più di 10 miliardi di anni luce dalla Terra.

domenica 1 agosto 2010

Chi ha visto la cometa?


La cometa C/2009 R1 McNaught è stata visibile a occhio nudo a partire da inizio giugno e ha raggiunto la minima distanza dalla Terra fra il 15 e il 16 giugno, quando è arrivata a 170 milioni di Km da noi. Il perielio è stato toccato il 2 luglio, ossia il punto di minima distanza dal Sole.
Il suo scopritore, Robert McNaught, che ha già individuato 50 comete, l'ha osservata per la prima volta lo scorso 9 settembre. L'orbita non periodica che la contraddistingue dalle altre comete, farà si che non ripasserà più nei pressi del Sole.
La cometa, che si muove dalla costellazione di Perseo a quella del Cocchiere (Auriga) è visibile solo prima dell'alba. La sua individuazione non è difficile considerando che la costellazione di Perseo ricorda una Y rovesciata ed è visibile a sud est della costellazione di Cassiopea (a forma di W).