lunedì 13 giugno 2016

Arriva l'Atlante dell'inquinamento luminoso.


E' di questi giorni la notizia della creazione dell'Atlante dell'inquinamento luminoso.

Realizzato in modo accurato da un gruppo di ricerca dell'Istituto di scienza e tecnologia a Thiene, dimostra come un terzo dell'umanità non vede più la Via Lattea proprio a causa dell'inquinamento luminoso creato dall'uomo. A soffrirne di più vi sono i Paesi più sviluppati, tra cui anche l'Italia (e con il prossimo avvento dell'illuminazione a LED le cose potrebbero anche peggiorare).

L'Atlante è stato elaborato grazie ai dati raccolti dai satelliti, i quali permetteranno ai ricercatori di analizzare gli effetti negatici sull'uomo e sull'ambiente. L'uomo infatti in alcune zone del pianete non arriva mai ad una visione pienamente notturna, visto che in alcune città l'illuminazione è continua e quindi gli occhi non arrivano mai ad adattarsi al vero buio.

La città di Singapore detiene il record del più alto tasso di inquinamento luminoso, come molte delle città asiatiche e orientali più conosciute, ma anche località più vicine a noi come San Marino e Malta.
Ad essere ancora tra i fortunati ad ammirare il cielo stellato vi sono il Ciad, La Repubblica Centraficana ed il Madagascar, che possono godere di una visione del cielo notturno quasi del tutto incontaminata. Seguono Canada e Australia, e nell'Europa gli unici sono Scozia, Svezia e Norvegia.