domenica 28 febbraio 2010

Due nuovi asteroidi con nome italiano

Sono stati scoperti due asteroidi, che orbitano tra Marte e Giove, dalla ricercatrice Guidetti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Sono stati classificati con i nomi Gregorini e Marcobondi. Il primo porta il nome di Loretta Gregorini, che dirige il dipartimento di Astronomia dell'universita' di Bologna, mentre il secondo di Marco Bondi, dell'Istituto di Radioastronomia dell'Inaf.
Anche se la scoperta è avvenuta tra il 1998 e il 2000, sono stati nominati ufficialmente solo recentemente dall'Unione Astronomica Internazionale e dal Centro per i pianeti minori della Nasa.

sabato 27 febbraio 2010

Immagini dal telescopio Wise

Il telescopio spaziale Wise (Wide-field Infrared Survey Explorer) è stato lanciato dalla Nasa il 14 dicembre scorso ed ha come obiettivo mappare il cielo infrarosso per capire l'origine di stelle, galassie e sistemi planetari.
Le splendide immagini giunte da Wise mostrano anche la missione secondaria della sonda, cioè monitorare asteroidi, comete e altri oggetti stellari.



Tra le foto più spettacolari quelle della galassia Andromeda, la galassia a spirale a noi più vicina, distante "solo" 2,5 milioni di anni luce dalla Via Lattea.


Le immagini mostrano anche le galassie nane appartenenti al gruppo locale di 50 galassie, oltre alla vasta regione di formazione stellare chiamata NGC 3603, lontana 20.000 anni luce dalla Terra ed è situata nel braccio della spirale Carina.

E stata poi immortalata la cometa Siding Spring, che mostra una splendida coda rossa e brillante. A catturare l'occhio di Wise è stato il getto di polvere che brilla di luce infrarossa che si estende per più di 10 milioni di Km.

Nel mirino di Wise anche un gruppo di galassie denomiato Fornax cluster, che si trova a 60 milioni di anni luce, e che rappresenta la culla di ammasi galattici e nubi incubatrici di stelle in formazione.

venerdì 26 febbraio 2010

La Luna ha origine da un'esplosione

In questi giorni il sito ANSA ha rilasciato la notizia relativa ad una nuova ipotesi che gli studiosi hanno proposto sull'origine della Luna.
Secondo nuovi studi infatti si è fatta avanti la teoria secondo cui la nascita del nostro satellite sia la conseguenza di un'esplosione avvenuto sulla Terra. La ricerca è stata condatta su campioni di rocce lunari dal fisico Robert de Meijer, University of the Western Cape (Sud-Africa), e dal geologo Wim van Westrenen, Universita' di Amsterdam.
Presto vedremo gli esiti di questi studi nella prossima pubblicazione sulla rivista Earth, Moon and Planets.

giovedì 25 febbraio 2010

Foto spaziali su Twitter


E' stata aggiunta su Twitter dall'astronauta giapponese Soichi Noguchi una nuova foto scattata dallo spazio. L'immagine riprende il deserto arabico mostrando la Terra nelle sfumature del rosso.
La trasmissione arriva da 400 km, la distanza che la ISS ha in orbita attorno al nostro pianeta, grazie alla connessione internet che permette il collegamento con uno dei social network più cliccati.

mercoledì 24 febbraio 2010

Lunar Electric Rover


La Nasa ha sviluppato un'applicazione per Apple Store.
Si chiama "LUNAR ELECTRIC ROVER SIMULATOR" e permette di simulare la guida del Ler, una macchina in grado di esplorare la superficie lunare.
L'obiettivo è quello di raggiungere e scoprire i luoghi visualizzabili sul radar. Importante, oltre a visitare i vari luoghi della Luna, è consumare meno batteria possibile della navicella.

martedì 23 febbraio 2010

Rientra lo Shuttle Endeavour

E' rientrato a Cape Canaveral (Florida) in questi giorni lo Shuttle Endeavour dopo 10 giorni di missione. Grazie alla quale la Stazione Spaziale Internazionale ha aggiunto nuovi componenti e strumenti sempre più avanzati. In orbita dal 1998 a 352 Km dalla Terra, la ISS ha coinvolto per il suo assemblaggio ben 16 nazioni ed ha portato all'investimento di 1oo miliardi di dollari. Per ultimarla rimangono quattro missioni, che coincideranno con gli ultimi viaggi della flotta dei tre Shuttle. Dopo di che ci sarà spazio per apparecchi russi, europei e giapponesi, indispensabili per il trasporto di cibo e acqua potabile sulla stazione orbitante.
Nel frattempo le aziende statunitensi inizieranno ad organizzare viaggi spaziali per turisti facoltosi. Il primo volo è stato inaugurato a dicembre dalla Virgin Galactic, fondata da R.Branson.

lunedì 22 febbraio 2010

Nuovo esopianeta ruota attorno nana gialla

Le osservazioni effettuate grazie ai telescopi spaziali «Hubble» e «Spitzer», hanno portato alla scoperta di acqua, metano e anidride carbonica nell'atmosfera del pianeta extrasolare denominato HD 209458b.
Si tratta di un pianeta gassoso con una massa 220 volte maggiore a quella della Terra e che ruota attorno ad una nana gialla ad una distanza molto inferiore rispetto a quella del nostro Mercurio dal Sole. Per questo il moto di rivoluzione del pianeta è di appena 3,5 giorni terrestri.
La vicinanza con la sua stella, porta Hd 209458b ad essere inabitabile, nonostante siano presenti le stesse sostanze organiche presenti su altri pianeti rocciosi.
L'altro esopianeta che presenta le stesse caratteristiche è stato denominato HD 189733b e dimostra la possibilità di trovare le condizioni che permettano in futuro forme di vita, anche complesse.
Ad oggi sui due esopianeti sono state riscontrate abbondanza di acqua e anidride carbonica, mentre il metano risulta essere più abbondante in HD 209458b. Per riscontrare però tracce chimiche evolute si dovranno attendere decenni.

domenica 21 febbraio 2010

SDO - Solar Dynamics Observatory

È stato lanciato a gennaio dalla NASA il Solar Dynamics Observatory (SDO), per la prima missione del programma "Living with a Star" ("Vivere con una Stella").
Scopo del progetto studiare ciò che è ancora inspiegato relativamente alla nostra stella. Tanto è chiaro come riesca ad autosostenersi grazie all'energia emessa dalle reazioni termonucleari al suo interno, che controbilanciano la gravità che tenderebbe a far collassare la massa di gas su sé stessa; tanto sono ancora sconosciute le motivazioni delle variabilità solari e soprattutto il legame causa-effetto tra la presenza del campo magnetico della superficie del Sole ed i fenomeni che coinvolgono direttamente la Terra.
SDO studierà appunto come si genera il campo magnetico solare e la formazione delle particelle del vento solare nella eliosfera. L'obiettivo è predire i fenomeni come il flusso UV o le tempeste magnetiche, che possono influenzare il nostro sistema di comunicazioni.

venerdì 19 febbraio 2010

Alpha Magnetic Spectrometer (AMS)


La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si prepara ad ospitare il prossimo luglio, un rilevatore molto particolare, l’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS).
Non solo le sue dimensioni sono le più grandi di uno strumento mai installato sulla Stazione Spaziale, ma è anche il primo spettrometro magnetico a lasciare la nostra atmosfera.
Si tratta di un magnete superconduttore raffreddato criogenicamente ed aiuterà gli astronomi a studiare le origini e la struttura dell’Universo, osservando sia "antimateria" che "materia oscura". In più l’AMS registrerà le radiazioni cosmiche provenienti da stelle ed oggetti distanti milioni di anni luce.
L'AMS è stato costruito ed assemblato presso il CERN (l'Organizzazione europea per la ricerca nuclare) a Ginevra, Svizzera. I dati che saranno trasmessi a terrà saranno elaborati da super computer dando un'incredibile mole di lavoro agli astronomi.
Una particolarità dello spettrometro è la capacità di distinguere gli elettroni dai protoni, permettendo la misurazione dei raggi cosmici. Inoltre è in grado di ricercare positroni ed elettroni nellospazio, possibili indicatori della presenza di materia oscura.
L’AMS riempirà di orgoglio soprattutto l'Europa dato che sarà Roberto Vittori dell'ESA ad accompagnarlo sull'ISS.

giovedì 18 febbraio 2010

Spirit attende l'inverno

Il rover della NASA Spirit, che si trova intrappolato nelle sabbie del pianeta rosso, si prepara all'arrivo sul pianeta dell'inverno. Verrà effettuato uno shutdown progressivo fino alla totale interruzione delle trasmissioni con la Terra, in attesa che arrivi la primavera.
Data l'impossibilità di ripararlo, gli scienziati NASA hanno orientato il robottino in modo tale da catturare il più possibile i raggi solari per mantenerlo in vita nei prossimi mesi di standby.
L'unico contatto attivo sarà l'orologio principale, che controllerà le scorte d'energia per provvedere al succesivo ripristino delle funzioni del rover.
L'ultima foto inviata da Spirit è stata quella dell'area circostante per permettere agli esperti di confrontare il territorio dopo lo sferzare dei venti invernali

mercoledì 17 febbraio 2010

Costellazione del Pavone: collisione tra galassie



Gli astronomi sono rimasti letteralmente stregati dalle immagini dei diversi telescopi, che hanno puntato i loro obiettivi sulla Costellazione del Pavone, per osservare la collisione ancora in corso tra le galassie NGC 6872 e IC 4970. E tutto avviene a circa 300 milioni di anni luce da noi.
Le foto mostrano la galassia più piccola IC 4970 con al suo interno un buco nero, individuato grazie al telescopio orbitante a raggi x, Chandra, e a quello agli infrarossi, Spitzer.
E' proprio la forza di attrazione del buco nero che sta attirando la galassia maggiore NGC 6872. La galassia IC 4970, infatti, non ha gas e polveri sufficienti per alimenterne la crescita. Deve quindi assorbire la materia della galassia limitrofa.
Gli scienziati sostengono che l'esistenza di buchi neri sia caratteristica della maggior parte delle galassie. Sembra addirittura che il legame tra le galassie ed i buchi neri sia inevitabile per la loro stessa evoluzione
Per spiegare questo rapporto simbiotico sono stati monitorati dei buchi neri a rapida crescita, denominati AGN (Nucleo Attivo Galattico), per dimostrare la loro dipendenza dagli ambienti galattici circostanti.

martedì 16 febbraio 2010

Sempre Hubble!!

Il telescopio Hubble non smette di sorprendere. Grazie ad esso è stato possibile scattare una foto dell'universo “bambino”, all'età di 600 milioni di anni dopo il Big Bang.
Tra gli oggetti catturati dalla foto, alcune lontane galassie simili alla nostra Via Lattea primordiale. Gli studiosi potranno così acquisire dati importanti sull'evoluzione di masse e stelle, fino al raggiungimento di sistemi complessi come quello della nostra galassia.
Grazie alle nuove informazioni si sposta ancora più lontano la data di formazione delle prime stelle. Per questo la Nasa sta progettando un nuovo osservatorio spaziale, il telescopio James Webb, che entro 4 anni potrebbe spingersi ancora più lontano.

lunedì 8 febbraio 2010

Shuttle Endeavour: Nodo 3 e Cupola

Il lancio dello Shuttle Endeavour è stato rinviato ad oggi, 8 febbraio, a causa del maltempo di ieri.
Avvenuto in notturna, il lancio ha come missione portare alla SSI (Stazione Spaziale Internazionale) due componenti di realizzazione italiana: il Nodo 3 e la Cupola, entrambi realizzati alla Thales Alenia Space di Torino.
L'equipaggio è guidato dal comandante George Zamka, supportato da cinque astronauti (tra cui una donna, Kathryn P. Hire).

Il Nodo 3, chiamato anche Tranquillity, è una struttura tecnologicamente molto sofisticata. La sua struttura cilindrica, lunga 7 m e larga 4,6, permette agli astronauti di avere uno spazio pressurizzato abitabile maggiore dei precedenti.
L'innovazione è data anche dalla possibilità di riciclare l’acqua utilizzata dall’equipaggio e di produrre l’ossigeno necessario per la respirazione, riducendo il bisogno di rifornimenti da terra.
La Cupola, ricavata da un unico blocco di alluminio senza alcuna saldatura, sarà poi consolidata al Nodo 3 con un complesso lavoro in orbita. E' composta da ben 7 finestre, sei laterali ed una centrale, che offrono una vista mozzafiato sullo spazio, proteggendo da meteoriti e radiazioni. Permeterrà a due astronauti per volta di coordinare il lavoro nello spazio aperto.

domenica 7 febbraio 2010

Plutone rosso


Plutone, l'ultimo pianeta del nostro sistema solare, secondo le ultime osservazioni Nasa, sta diventando più luminoso e più rosso.
Il cambiamento è dovuto al succedersi delle stagioni, che avviene dopo lunghissimi periodi. Il moto di rivoluzione attorno al Sole avviene infatti in ben 248 anni.
Le nuove immagini diffuse dalla Nasa, mostrano l'emisfero nord di Plutone sempre più rosso. Il nuovo colorito è dato dallo scioglimento dei ghiacci superficiali dell'emisfero nord. che si trovano ora esposti ai raggi solari. Il polo sud al contrario sta iniziando la fase di glaciazione.