lunedì 17 maggio 2010

Spitzer e le nane brune

Dalla scoperta delle nane brune, la prima è stata osservata nel 1995, gli scienziati hanno cercato di capire come si sono formati questi residui dell'evoluzione stellare, ne pianeti ne stelle.
Il telescopio spaziale Spitzer ne ha svelato il mistero, fornendo le immagini di due nane brune giovani, meglio definite come "proto nane brune".
Le giovani stelle sono state individuate nella nube scura Barnard 213, una regione tra le costellazioni del Toro e dell'Auriga.
David Barrado, del Centro di Astrobiología di Madrid, ha dichiarato che per individuarle è stata utilizzata la loro forte emissione all'infrarosso. Spitzer è stato in grado di registare queste emissioni anche all'interno delle nubi scure presenti in queste costellazioni.
Le prime conclusioni degli astronomi portano a pensare che abbiano origine da stelle di piccola massa. Hanno una natura più fredda e più leggera, ma le nane brune rimangono comunque più calde rispetto ai pianeti. Si formano dalle stesse nubi di polvere da cui nascono stelle e pianeti, ma proprio per la loro ambigua natura vengono chiamate "stelle mancate", visto che non raggiungono la stessa massa delle stelle più calde e luminose.
Non raggiungendo la giusta massa, infatti, il gas nel nucleo non raggiunge la temperatura necessaria per la reazione di fusione nucleare che brucia l'idrogeno per trasformarlo in elio.
Le nane brune quindi rimangono oggetti poco luminosi e freddi.

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