martedì 1 marzo 2011

Mercurio svela i suoi segreti


Il primo pianeta del Sistema Solare, Mercurio torna al centro dei riflettori.
Gli studiosi credono che possa essere la chiave per capire le origini di tutti i pianeti rocciosi interni. Proprio per questo è stata lanciata dalla NASA nel 2004 la missione Messenger, che il 17 marzo arriverà a destinazione.
Finalmente dopo ben 40 anni dalla la sonda Mariner 10, la prima ad aver raggiunto il piccolo pianeta, un'altra sonda avrà gli occhi puntati su Mercurio. Scopo della missione Messanger riempire le lacune sulla conoscenza del pianeta numero uno.
Già dai primi avvicinamenti si sono avute le prime scoperte, tra cui la presenza di vulcani attivi, dimostrando che si tratta di un pianeta geologicamente vivo. Un'altra osservazione importante è la probabile presenza di ghiaccio ai poli nonostante la temperatura superficiale arrivi a 500 gradi. Ed inoltre, al contrario degli altri pianeti rocciosi interni, quali Venere, Terra e Marte, il pianeta più vicino al Sole presenta un gigantesco nucleo di metallo.
La presenza di questo nucleo è al momento spiegato dagli scienziati ipotizzando che Mercurio fosse originariamente molto più grande, ma a seguito di un violento impatto con un corpo esterno o dopo un evento solare imponente, la maggior parte della sua superficie sia stata eliminata. Capire quali di queste teorie è corretta porterebbe a grandi passi avanti.
Durante la fase di avvicinamento, la sonda ha scattato una favolosa foto del Sistema Solare dall'interno. Combinando 34 scatti è possibile vedere tutti i pianeti e le loro lune (eccetto Urano e Nettuno, molto lontani e scuri).

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