lunedì 21 settembre 2009

Martedì 22 settembre


L’equinozio d’autunno. Finisce ufficialmente l'estate.
La stagione autunnale ed invernale, mostreranno agli appassionati tutto un altro cielo, completamente diverso rispetto a quello estivo, con forse gli astri più interessanti.
Tra questi spiccano le costellazioni circumpolari che, guardando il cielo, sembrano ruotare attorno alla stella polare del Carro Minore.
Chi sfiderà infatti i climi più freddi, potrà osservare costellazioni come Orione, il grande cacciatore della mitologia; oppure Cassiopea, dalla conosciuta forma a "W" e dalla quale si può seguire una linea immaginaria, partendo dalla stella nella punta più in basso, ed arrivare al Quadrato della costellazione di Pegaso. Seguendo poi le stelle del Grande Carro d'Autunno, nella parte orientale, si arriva alla costellazione di Perseo.
Non si possono poi dimenticare Teseo e il Drago, quest'ultimo facilmente distinguibile fra l'Orsa Minore ed il Grande Carro.

Corot-7b: inferno di fuoco


È uno degli ultimi esopianeti scoperti. Ha una massa cinque volte maggiore di quella della Terra ed un raggio pari a quasi il doppio di quello terrestre. Scoperto da un gruppo di astronomi svizzeri, è stato osservato nella costellazione di Monocero, ed ha una densità simile alla nostra. Non è molto distante dal nostro sistema solare: dista 500 anni luce (circa 9600 miliardi di km). Nonostante si tratti di un pianeta roccioso però, la vita risulta impossibile: sulla sua superficie si raggiungono infatti i 2000 °C. L’alta temperatura è data dall’orbita molto vicina alla sua stella e al tempo orbitale di appena 20 ore.

domenica 20 settembre 2009

l'Astronomia e la continua evoluzione


Nel trascorrere dei secoli l’Astronomia ha portato l’uomo alle scoperte più strabilianti.
Dall’osservazione nel 1572 della prima stella nova, da parte di Tycho Brahe, alla teoria eliocentrica di Keplero. Dalle scoperte di Galileo con il telescopio, alle leggi di Newton in grado per la prima volta di fare previsioni sul futuro dell’Universo. Più recente, ma non meno importante, Einstein e la teoria della relatività.
Tutti questi grandi scienziati portarono alla nuova concezione dell’Universo ed alla sua visione, non più come immutabile, ma in continua evoluzione.
La scoperta che gli astri in cielo e gli elementi sulla Terra erano composti della stessa materia, ha dato il via alla collaborazione con altre scienze, come la fisica nucleare e quantistica.
I progressi delle strumentazioni utilizzate per le osservazioni astronomiche, hanno inoltre portato gli astronomi a rispondere alle domande che l’uomo si poneva da sempre.
Si è iniziato a comprendere le proprietà della materia, spiegando così il funzionamento delle stelle, che producono luce grazie alle reazioni termonucleari al loro interno.
Grazie ai telescopi in orbita, infatti, è stato possibile studiare le origini dell’Universo, la sua espansione e le sue leggi.
È stato anche possibile osservare le stelle e i pianeti di altre galassie, estendendo le osservazioni a diversi spettri, come le radiazioni elettromagnetiche, gli infrarossi ed ai raggi X e gamma. Si è approfondito lo studio dei buchi neri, dei quasar e delle stesse pulsar radio.
Tutto questo ha portato alla consapevolezza che la materia dell’universo è composta per la maggior parte da gas, ma alla materia visibile si contrappone la materia oscura, ancora poco conosciuta e che si può osservare solo grazie agli effetti gravitazionali.I recenti rilevamenti hanno scoperto che la materia visibile compone l’Universo solo per il 3 per cento, mentre la materia oscura per il 27 per cento. A sorpresa si è analizzato che il rimanente 70 per cento è composto da energia oscura, anch’essa come la materia oggetto dei nuovi studi.
La visione quindi di Giordano Bruno trova la sua conferma oggi: l’Universo è infinito, con innumerevoli stelle ed altrettanti pianeti con possibili forme di vita.
L’uomo, nei confronti di tanta grandezza, può solo osservare con ammirazione la bellezza del cosmo.

sabato 19 settembre 2009

Spacebook - SB

Anche la NASA ha il suo Facebook.
È nato Spacebook, il social network privato che permette agli addetti Nasa di sviluppare un ambiente di lavoro più aperto e collaborativo. Una volta indicate le proprie caratteristiche e i propri interessi diventa facile trovare i colleghi con cui collaborare per progetti lavorativi e non.
Citando uno dei fondatori del network: "E' sorprendente come le tecnologie web hanno la capacità di aiutarci a creare una cultura di impegno e di collaborazione che rende ogni singolo dipendente molto più efficace.”
La NASA utilizza inoltra social network pubblici come Twitter, Facebook e MySpace, per interagire con il pubblico ed avvicinarsi ai giovani.

NASA - Tagliare i fondi o esplorare ancora?!

La NASA nonostante le gloriose conquiste alle spalle, ha un futuro incerto all'orizzonte.
Il Congresso Americano, infatti, si trova a dover scegliere se continuare a finanziare l’esplorazione dello spazio, con i programmi di allunaggio e missioni su Marte, oppure dare un taglio alle spese.
Con l’obiettivo di verificare la fattibilità dei programmi spaziali, è stato formato un comitato diretto da Normann Augustine, che dichiara: "Con le risorse disponibili, credo che il programma sia fatalmente compromesso, ma se l'unico problema dei piani della NASA sono i soldi, tanto vale fornirne quanti ne sono necessari e stare ad aspettare i risultati”.

sabato 12 settembre 2009

Settembre ricco di novità!!

Come non citare l’astronomo italiano Andrea Boattini, detentore del record nazionale per numero di comete individuate.
Due sono le sue recenti scoperte, ottenute grazie al telescopio del monte Bigelow in Arizona (USA).
La C/2009 P2 è una cometa di circa 10/15 km di diametro e ad orbita retrograda. È individuabile nella costellazione di Pegaso.
La sua distanza minima dal Sole si trova poco oltre l’orbita di Giove e a metà settembre si troverà nel punto più vicino alla Terra, circa a 850 milioni di chilometri.
La cometa C/2009 Q4 invece è visibile al mattino nella costellazione del Toro.
È situata poco oltre l'orbita di Marte ed è di dimensioni più ridotte, con un diametro di pochi chilometri. A fine anno raggiungerà la distanza minima dalla Terra, circa 130 milioni di chilometri, e la minima dal Sole di 230 milioni di chilometri.

HUBBLE - ancora all'avanguardia!!


Hubble - lo strumento che ha permesso alla NASA negli ultimi anni di scattare le foto più strabilianti all’esterno dell’atmosfera terrestre, permettendo agli studiosi di fare nuove scoperte.
Dopo i lavori di recente restauro, Hubble ha fornito nuove immagini dallo spazio profondo.
Tra i nuovi strumenti a sua disposizione spicca la WFC3 (Wide Field Camera 3), in grado di catturare immagini nello spettro visibile e in parallelo nel vicino infrarosso, con una gamma di colori ancora più dettagliata.
Tra le foto divulgate, la spettacolare nebulosa NGC 6302, o Nebulosa Farfalla, dalla forma che le polveri e i gas che la compongono.

sabato 5 settembre 2009

"X-ray Atronomy 2009"

Tra i tantissimi appuntamenti che quest'anno hanno come oggetto l'Astronomia, da segnalare il convegno che dal 7 all'11 settembre si terrà a Bologna.
Ogni 10 anni, infatti, i maggiori esperti si riuniscono per approfondire gli argomenti più interessanti e aggiornarsi sulle evoluzioni che questa scienza ha avuto da Galileo ad oggi.
Ospite speciale Riccardo Giacconi, relatore il 10 settembre alla conferenza aperta al pubblico "Una rivoluzione in Astronomia 400 anni dopo Galileo". Tra gli argomenti principali i raggi X, che hanno portato Giacconi a vincere il premio Nobel per la Fisica nel 2002, per l'osservazione della prima sorgente di raggi X all'esterno del Sistema Solare.
Ormai alla terza edizione, l' "X-ray Astronomy" riunirà anche quest'anno centinaia di esperti, che testimonieranno l'importanza di questo nuovo campo dell'Astronomia moderna.