domenica 20 settembre 2009

l'Astronomia e la continua evoluzione


Nel trascorrere dei secoli l’Astronomia ha portato l’uomo alle scoperte più strabilianti.
Dall’osservazione nel 1572 della prima stella nova, da parte di Tycho Brahe, alla teoria eliocentrica di Keplero. Dalle scoperte di Galileo con il telescopio, alle leggi di Newton in grado per la prima volta di fare previsioni sul futuro dell’Universo. Più recente, ma non meno importante, Einstein e la teoria della relatività.
Tutti questi grandi scienziati portarono alla nuova concezione dell’Universo ed alla sua visione, non più come immutabile, ma in continua evoluzione.
La scoperta che gli astri in cielo e gli elementi sulla Terra erano composti della stessa materia, ha dato il via alla collaborazione con altre scienze, come la fisica nucleare e quantistica.
I progressi delle strumentazioni utilizzate per le osservazioni astronomiche, hanno inoltre portato gli astronomi a rispondere alle domande che l’uomo si poneva da sempre.
Si è iniziato a comprendere le proprietà della materia, spiegando così il funzionamento delle stelle, che producono luce grazie alle reazioni termonucleari al loro interno.
Grazie ai telescopi in orbita, infatti, è stato possibile studiare le origini dell’Universo, la sua espansione e le sue leggi.
È stato anche possibile osservare le stelle e i pianeti di altre galassie, estendendo le osservazioni a diversi spettri, come le radiazioni elettromagnetiche, gli infrarossi ed ai raggi X e gamma. Si è approfondito lo studio dei buchi neri, dei quasar e delle stesse pulsar radio.
Tutto questo ha portato alla consapevolezza che la materia dell’universo è composta per la maggior parte da gas, ma alla materia visibile si contrappone la materia oscura, ancora poco conosciuta e che si può osservare solo grazie agli effetti gravitazionali.I recenti rilevamenti hanno scoperto che la materia visibile compone l’Universo solo per il 3 per cento, mentre la materia oscura per il 27 per cento. A sorpresa si è analizzato che il rimanente 70 per cento è composto da energia oscura, anch’essa come la materia oggetto dei nuovi studi.
La visione quindi di Giordano Bruno trova la sua conferma oggi: l’Universo è infinito, con innumerevoli stelle ed altrettanti pianeti con possibili forme di vita.
L’uomo, nei confronti di tanta grandezza, può solo osservare con ammirazione la bellezza del cosmo.

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