lunedì 13 giugno 2016

Arriva l'Atlante dell'inquinamento luminoso.


E' di questi giorni la notizia della creazione dell'Atlante dell'inquinamento luminoso.

Realizzato in modo accurato da un gruppo di ricerca dell'Istituto di scienza e tecnologia a Thiene, dimostra come un terzo dell'umanità non vede più la Via Lattea proprio a causa dell'inquinamento luminoso creato dall'uomo. A soffrirne di più vi sono i Paesi più sviluppati, tra cui anche l'Italia (e con il prossimo avvento dell'illuminazione a LED le cose potrebbero anche peggiorare).

L'Atlante è stato elaborato grazie ai dati raccolti dai satelliti, i quali permetteranno ai ricercatori di analizzare gli effetti negatici sull'uomo e sull'ambiente. L'uomo infatti in alcune zone del pianete non arriva mai ad una visione pienamente notturna, visto che in alcune città l'illuminazione è continua e quindi gli occhi non arrivano mai ad adattarsi al vero buio.

La città di Singapore detiene il record del più alto tasso di inquinamento luminoso, come molte delle città asiatiche e orientali più conosciute, ma anche località più vicine a noi come San Marino e Malta.
Ad essere ancora tra i fortunati ad ammirare il cielo stellato vi sono il Ciad, La Repubblica Centraficana ed il Madagascar, che possono godere di una visione del cielo notturno quasi del tutto incontaminata. Seguono Canada e Australia, e nell'Europa gli unici sono Scozia, Svezia e Norvegia.

domenica 11 dicembre 2011

Meteor Counter: l'App delle Meteore

Per tutti gli appassionati di stelle da non perdere Meteor Counter, ovvero il contatore di stelle cadenti. 

Si tratta di una nuova applicazione realizzata dalla Nasa, dedicata agli astrofili e non. Questa App registra i vari dati fondamentali di ciascuna meteora, quali i tempi fra una meteora e la successiva, la luminosità, ecc. Alla fine di ogni fascia di meteore tutti i dati raccolti vengono inviati agli studiosi Nasa. Meteor Counter è stata sviluppata da Bill Cooke e da Tony Phillips, il primo a capo del Meteoroid Environment Office, il secondo a capo del progetto spaceweather.com. Obiettivo del progetto incoraggiare le persone ad osservare il cielo e allo stesso tempo essere utili agli astronomi ed astrofili fornendo loro dati su cui lavorare. A loro volta gli esperti mettono a disposizione il calendario degli eventi sempre aggiornato. 

Per vedere con mano di cosa si tratta visitate questo link.

sabato 10 dicembre 2011

In attesa dell'Eclissi del 10 Dicembre

Siete pronti ad assistere ad una nuova eclissi? 
Domani domenica 10 Dicembre potrete ammirare la Luna che attraverserà il cono d'ombra del nostro pianeta dando vita ad una eclissi totale
Purtroppo la visibilità in Italia non sarà vantaggiosa, visto che la Luna sorgerà già in fase di eclissi e per di più nella sua fase finale. Per godere a pieno di questo evento ci si dovrà trovare dall'altra parte del mondo, in Cina
Per tutti gli appassionati che comunque rimarranno con gli occhi all'insù, consigliamo di trovarsi in una postazione di osservazione rivolta a nord-est, con la visuale sgombra da palazzi e dallo smog, meglio ancora se vi trovate sulla spiaggia direzione mare.

venerdì 11 novembre 2011

La sonda Voyager 2 semprè più lontana

Per gli appassionati di astronomia si avvicina un momento memorabile.
La sonda Voyager 2, in orbita nello spazio da 34 anni, sta per entrare nello spazio interstellare e per questo la Nasa ha trasmesso alla sonda i comandi che le consentiranno di diminuire la quantità di energia necessaria per continuare a funzionare al di là del sistema solare.
Sembra ieri quando nel 1977, assieme alla gemella Voyager 1, la sonda Voyager 2 partì per il suo lungo viaggio. Ora, riducendo i consumi della sonda, la Nasa sarà in grado di proseguire per un altro decennio la missione e continuare dunque a ricevere dati.
Voyager 2 ha raggiunto una distanza di 14 miliardi di chilometri dalla Terra, si trova nello strato esterno della eliosfera (l'area di confine in cui il vento solare viene contrastato dalla pressione del gas interstellare).

giovedì 10 novembre 2011

Asteroide 2005 Yu55

L'asteroide 2005 Yu55, le cui dimensioni raggiungono quelle di una portaerei, è stato il corpo celeste che più si è avvicinato al nostro pianeta negli ultimi 35 anni. E' passato infatti a 324.600 chilometri dalla Terra.
La distanza minima è stata minore di quella che separa la Terra dalla Luna, questo a portato l'evento all'attenzione dei media. Il pericolo che un'asteroide colpisca il nostro pianeta, infatti, è più che reale, ma imprevedibile. Il prossimo oggetto che orbiterà vicino a noi passerà nel 2028 e avrà le stesse dimensioni.

domenica 2 ottobre 2011

L'8 ottobre arrivano le Draconiti

Preparatevi ad osservare l’8 ottobre la tempesta di meteore proveniente dalla costellazione del Drago, da cui prendono il nome di Draconiti. Sarà davvero uno splendido spettacolo di "stelle cadenti", ne sono previste davvero molte.

La Nasa ha previsto che il passaggio di meteore di quest'anno sarà il 50% più intenso dei precedenti, questo provocherà un'allerta maggiore per i satelliti in orbita attorno al nostro pianeta. Le possibilità di danneggiamenti infatti aumenta di 10 volte rispetto al normale.

Per tutti gli appassionati l'appuntamento è per l'8 ottobre dalle ore 19 alle ore 21. L'unico neo sarà la presenza della Luna piena al 90%, che ridurrà la visibilità delle meteore Draconiti.

sabato 17 settembre 2011

Kepler 16b pianeta con due soli


Nello scorso articolo abbiamo parlato della scoperta da parte del telescopio Kepler del pianeta Kepler-19b e di un probabile altro corpo celeste nelle vicinanze ancora non identificato.
Il telescopio delle mille scoperte ha colpito ancora. La Nasa infatti, grazie al lavoro del team dell'astronomo Laurance Doyle (progetto Sethi), ha annunciato la scoperta di un pianeta, denominato Kepler-16b, che orbita attorno a due soli. Proprio così, per la prima volta è stato possibile dimostrare la possibilità di un pianeta di ruotare attorno a più corpi celesti, dimostrando così l'esistenza di altri tipi di sistemi solari.
Josh Carter dell'istituto di Astrofisica Harvar-Smithsonian ha dichiarato: "Ancora una volta scopriamo che il nostro sistema solare non è il solo modello esistente, ma una varietà dei sistemi planetari possibili". Kepler-16b si trova nella costellazione del Cigno, a circa 200 anni luce dal nostro pianeta. L'osservazione è stata possibile studiando il transito del pianeta davanti ai due soli, che provocava degli eclissi parziali. Il moto di rivoluzione del pianeta è di quasi 300 giorni, passando attorno ad un sole che ha massa pari al 20% di quella del nostro Sole ed a un'altra stella che invece possiede una massa pari 1l 70% di quella del Sole.Kepler-16b è un pianeta freddo e desertico, di natura gassosa, quindi inadatto ad ospitare forme di vita. Le sue dimensioni ricordano quelle del pianeta Saturno, con una temperatura in superficie che passa dai -73 ai -100 gradi °C.Lo scopritore Laurence Doyle ha dichiarato che se potessimo assistere dal pianeta al tramonto dei due soli, uno avrebbe colore rosso mentre l'altro arancione.