domenica 5 settembre 2010

Terra calamita per gli asteroidi


Donald K. Yeomans della NASA ha dichiarato: "il nostro pianeta attira gli asteroidi, sebbene non rappresentino una reale minaccia considerando la loro grandezza".
Gli asteroidi, infatti, per rappresentare un pericolo devono avere le dimensioni di 10 chilometri, simile all'asteroide che precipiterò sulla Terra 65 milioni di anni fa. Yeomans sostiene che "Fortunatamente però gli impatti di oggetti simili sono davvero molto rari e si verificano almeno ogni 10 milioni di anni".
Nel frattempo il progetto Near Earth Object (NEO), continua a mappare l’Universo alla ricerca di possibili minacce, focalizzando l’interesse sulle rocce della grandezza di almeno un chilometro, che orbitano periodicamente incrociando la Terra.
“Abbiamo scoperto che quasi il 90% della popolazione totale dei NEO sono più ampi di un chilometro, ma nessuno di essi costituisce una minaccia” continua Yeoman. “Il prossimo passo sarà quello di estendere la ricerca a quelli di misura inferiore”.
Riuscire ad individuare questi corpi rimane davvero complesso, in quanto le orbite continuano a mutare per colpa delle interazioni tra pianeti.

sabato 4 settembre 2010

Scoperto supervulcano galattico

Nella galassia M87 all'interno dell'ammasso della Vergine, a circa 50 milioni di anni luce da noi, è stato individuato un super-vulcano galattico. Scoperto grazie all'Osservatorio Spaziale raggi X Chandra (NASA) e ai radiotelescopi Very Large Array del Nuovo Messico. Il vulcano, che ricorda per le sue eruzioni di gas a raffica il vulcano islandese Eyjafjallajokull, secondo gli scienziati ha origine da un buco nero di grandi dimensioni al centro della galassia.
Lo spazio circondante M87 è formato da grandi quantità di gas incandescenti, che quando si raffreddano si riversano verso il centro della galassia diventando freddi e dando vita a nuove stelle. Il buco nero,
presente all'interno della galassia , con l'emissione di potenti getti di particelle di energia interferisce con il processo di formazione di queste nuove stelle. Sono proprio questi getti che sollevano grandi quantità di gas al centro della galassia a dare l'immagine di un'eruzione vulcanica.

Rifiuti cosmici!!

Il problema dei rifiuti è ormai una realtà anche per lo spazio intorno alla Terra. Si tratta dei veicoli spaziali, dei frammenti di satelliti e di residui di razzi. Si è alzato quindi il livello di allerta per i possibili danni e le collisioni con i satelliti attivi in missioni attorno al nostro pianeta.
I dati statistici mettono tra gli Stati maggior produttori di detriti in ordine: la Cina, seguita da Stati Uniti e Russia. I tre Stati hanno prodotto in questi anni ben il 93% della spazzatura spaziale per un ammontare di circa 15.000 detriti.
Il timore degli studiosi è che si inneschi il fenomeno della Sindrome di Kessler. Secondo questa teoria, l’elevato numero di detriti attorno alla Terra può determinare molte collisioni innescando una reazione a catena che aumenterebbe in modo esponenziale il numero dei detriti. Questo porterebbe a seri problemi per l’esplorazione spaziale e il futuro lancio di satelliti.
Per monitorare la situazione gli scienziati della Roscosmos (Agenzia Spaziale Russa) hanno proposto di creare uno spazio aereo internazionale per controllare l’inquinamento spaziale.